NON TUTTI I GIORNI SONO UGUALI.
Me ne resi conto in una fresca notte d’estate di 9 anni fa a San Francisco, quando mi svegliai confusamente all’ospedale. Commozione cerebrale e un ginocchio a pezzi. E quelle parole del medico: “Sospettiamo una lesione spinale”. Poche ore prima stavo felicemente tornando a casa in sella alla mia 883 e ora mi si diceva che rischiavo la paralisi. Poco importa che la colpa non fosse mia e che una macchina mi aveva travolto senza vedermi. La nuova realtà era che forse non avrei potuto più camminare.