2021: Trasformazione INPS
Ho realizzato un sogno: ho finalmente l’onore di servire, concretamente, il mio Paese. Sono il nuovo Responsabile per l’Innovazione Tecnologica e la Trasformazione Digitale all’INPS.
Storia
È una storia incredibile. Mesi fa scrissi qui un articolo molto duro in seguito ai disservizi INPS legati al bonus Covid-19 il 1 Aprile 2020.
L’ho detto spesso e mi piace ripeterlo. Io devo molto alla Pubblica Amministrazione. Ci sono nato dentro: mia madre ha lavorato 34 anni al Telegrafo e allo sportello di Poste a Teramo, mio padre 33 anni all’ufficio anagrafe del comune di Teramo. La Pubblica Amministrazione mi ha fatto crescere sano, regalato una bellissima infanzia, e permesso di imparare l’Inglese con un viaggio studio premio per i figli dei dipendenti di Poste.
Per questo il 1 Aprile mi fece male vedere i problemi che la Pubblica Amministrazione stava arrecando agli Italiani. E per questo avevo esortato l’INPS a cambiare drasticamente passo e aprirsi alla modernità: sia come tecnologie, che modalità operative, che relazione col cittadino.
Che dire? Sono stato accontentato.
Perché voglio farlo
C’è una cosa che mi ha sempre profondamente irritato in Italia. L’abitudine a dare sempre la colpa dei problemi ad altri, in particolare allo Stato. Senza però mai rendersi conto che gli altri, lo Stato, siamo noi.
Avevo 12 anni quando Paolo Borsellino fu ammazzato. Ricordo vividamente quei giorni: ce li ho impressi nella memoria. Sui telegiornali si sentiva sempre ripetere “lo Stato deve fare questo, deve fare quello” senza però mai riflettere sul fatto che lo Stato non è un’entità astratta nell’Iperuranio platonico: lo Stato siamo noi e solo noi. E solo noi possiamo cambiare le cose.
Nella mia vita professionale ho capito che è inutile, se non nocivo, criticare senza adoperarsi per portare anche una soluzione. Certo, di fronte a certe situazioni la rabbia e lo sfogo sono normali e doverosi. Ma se poi non c’è altro a darvi seguito, che cosa hai risolto di concreto? Nulla. Tutto rimane come prima.
Per questo, quando l’INPS mi ha chiamato a guidare l’Innovazione Tecnologica e la Trasformazione Digitale dell’istituto, non potevo che dire di sì. E ci tengo a ringraziare il Presidente Pasquale Tridico e la Direttrice Generale Gabriella Di Michele e per avermi scelto e dato questo grande onore. È di buon auspicio poter lavorare con persone che accettano critiche, anche dure come ho fatto lo scorso Aprile, e che vogliono ora costruttivamente voltare pagina.
Per riprendere le parole di Kennedy, ho voluto essere in prima linea sulla frontiera e aiutare nei fatti il Paese. Voglio che l’INPS sia il faro per la Pubblica Amministrazione delle nuove tecnologie e di supporto alla crescita per il cittadino. E voglio riuscirci entro i 3 anni del mio mandato. Non perché sia facile, ma proprio perché è dannatamente difficile e perché metterà alla prova il meglio delle nostre energie e capacità. Ed è una sfida che ho voluto intraprendere, per l’Italia e il nostro futuro. Ed ho intenzione di vincerla.
Conio
Esattamente 7 anni fa buttavo giù le prime basi di Conio, comprandone il dominio web (conio.com) e pensando a come costruire una compagnia ad altissimo contenuto innovativo in Italia.
E abbiamo dimostrato nei fatti che – per quanto duro, ai limiti del masochismo – questo è possibile. Siamo diventati punto di riferimento in Italia per la gestione delle cryptovalute (specialmente Bitcoin), e sbalordito analisti e osservatori stranieri.
Ringrazio il mio socio Christian Miccoli per il percorso intrapreso insieme, e che ora guiderà da solo la compagnia. Ringrazio la squadra di Conio, ottimi professionisti e compagni di tante battaglie in questi anni; ma soprattutto grandi amici. Ringrazio i nostri utenti, che ci hanno scelto e con pazienza aiutato a crescere nel tempo. Ringrazio gli investitori (Poste Italiane, Banca Sella, Banca Generali e molti angel) per la fiducia accordata a Conio, e che abbiamo finora sempre ripagato coi nostri successi.
Ma soprattutto li ringrazio anche per aver apprezzato e sostenuto la mia decisione. È più unico che raro che un fondatore di una startup in fortissima ascesa, considerata da Gartner tra le 5 più innovative al mondo nel settore bancario, ne lasci la guida per dedicarsi al bene pubblico. Ma hanno compreso lo spirito che mi muove e perché lo faccio. E ora anche io capisco un po’ cosa provò Robert McNamara quando scelse “pazzamente” di lasciare la guida di Ford per diventare Segretario della Difesa nell’amministrazione Kennedy.
“Da un grande potere derivano grandi responsabilità”
Una delle massime che amo di più non è stata pronunciata da un filosofo o un letterato. È nei fumetti, una forma di cultura spesso snobbata, dove Stan Lee fece dire queste parole a Ben Parker, lo zio dell’Uomo Ragno: “Da un grande potere derivano grandi responsabilità“. Una frase di immensa profondità, il cui messaggio purtroppo è spesso, troppo spesso, ignorato dalla politica italiana.
Nonostante la situazione drammatica in cui ora viviamo, oggi è più evidente che mai come alcuni mirino invece solo al proprio “particulare“, come diceva Francesco Guicciardini già 500 anni fa a Firenze. Io ho un profondo disprezzo per questa “filosofia” fiorentina. E magari sembrerò “scemo”, ma ritengo che gli interessi dell’Italia siano sempre e comunque di gran lunga più importanti delle piccole ambizioni personali.
Quello che mi è stato concesso è un grande onore, ma ancora più grande è la responsabilità che comporta. Ma ci metterò tutta l’anima per esserne degno, e in piena trasparenza. E spero mi perdonerete i primi errori che inevitabilmente avverranno quando si vuole rigenerare una macchina complessa come l’INPS.
Faccio raramente proclami. Ma quando lo faccio, sputo sangue affinché non rimangano solo parole sulla stampa, ma diventino fatti concreti di aiuto alla gente. Lo feci nel 2016, quando su StartupItalia annunciai “Vi aprirò i Bitcoin”. E lo voglio fare ora all’INPS.
Con Conio, nel settore privato, ho riportato vere competenze strategiche in Italia, creato lavori di alto profilo tecnologico, formato e dato opportunità preziose a tanti ragazzi dai 16 anni, generato ricchezza professionale e monetaria.
Ora all’INPS, nel settore pubblico, miro a moltiplicare per 1000 questi risultati. Voglio che l’INPS sia un esempio virtuoso per tutta la Pubblica Amministrazione, e che ogni cittadino italiano tragga il massimo vantaggio dalle tecnologie moderne: non solo semplificando, ma anche rendendo più prospera la propria vita. Questa è l’essenza dell’Innovazione.
Cosa mi aspetta
In questi pochi giorni all’INPS sto conoscendo brava gente, che vuole sfondare un antico retaggio culturale del “questo non si può fare”.
Non dobbiamo, non possiamo, non vogliamo continuare con questa linea di pensiero. Siamo stati un grande Paese con Enrico Mattei: lui riuscì a trasformare una compagnia morta come l’AGIP (all’epoca definita come “Associazione Gerarchi In Pensione”) in quella splendida realtà che fu l’ENI e che mise vera paura alle oligarchie mondiali degli idrocarburi.
Cambiare drasticamente passo è quindi possibile. Gli esempi ci sono stati. Non sarà però per nulla semplice: sarà uno sforzo titanico che richiederà abnegazione totale e il meglio delle persone di buona volontà dell’INPS. E le sto trovando.
E avrò anche davvero bisogno dell’aiuto di tutti. Con un esempio non proprio aulico, un po’ come la Genkidama di Dragon Ball. A me piace poi essere interattivo e sul campo, e conto di visitare presto sedi regionali e provinciali per toccare con mano di persona cosa funziona e cosa no.
Lo ripeto. Ci tengo a ricevere consigli e suggerimenti da tutti voi e rendervi parte attiva dei processi di miglioramento. Senza giudicare il passato, ma costruendo a testa bassa per il futuro.
E adesso pedala
E, visto che vogliamo arrivare in cima, concludo con le parole del più grande scalatore di sempre: Marco Pantani.
“La bici l’ho voluta io, e tiro la volata ormai. E adesso pedala!“.
E pedalerò. Intanto, grazie per la lettura.
Caro Vincenzo
Che dire… buon lavoro e in bocca al lupo per questa nuova sfida professionale. Sarà bello vedere, da semplice cittadino, piccoli e grandi cambiamenti in INPS nei prossimi mesi e anni.
Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.
Hi Vincenzo,
premessa che io non so chi sia, ma attraverso linkedin con un “like” di una persona che abbiamo nella stessa rete di collegamento mi ha fatto sì di conoscerle virtualmente e devo dire che la tua storia è davvero interessante, inoltre l’approccio con la quale vorrebbe affrontare questa nuova sfida mi ha personalmente toccato, anche perché proprio ieri ne parlavo con una persona di come il sistema della nostra PA (Pubblica Amministrazione) lascia molto a desiderare su tanti aspetti e mi fermo qui; e in generale perfino io sto seguendo un master in “Innovation Strategy and Digital Transformation” per dare il mio piccolo e grande contributo nel nostro sistema, detto ciò le auguro un grande in bocca al lupo.
R.O.
Significa.Di Nicola,non la conosco ma leggendo l’intero suo messaggio di presentazione mi sembra di intuire che possiede la giusta competenza,passione,sensibilita’ e tutta l’energia giovanile ,indispensabili per l’arduo compito che le e’ stato affidato. Io le auguro di portare avanti il suo progetto di rinnovamento non tanto per soddisfare i suoi sogni,quanto per tutti i cittadini italiani che come me,rimangono impantanati nelle logiche burocratiche che soffocano il nostro Paese da decenni.Buon lavoro! In bocca alla lupa e che Dio la benedica.
Mi trovo bene come cliente di Conio.
Mi auguro di trovarmi altrettanto bene come cliente di una rinnovata INPS, al passo con i tempi.
Buon lavoro, Di Nicola!!
Noi dell’Inps abbiamo bisogno di idee e di una guida forte verso l’innovazione, non siamo solo brava gente ci sono tanti gran lavoratori, usati male e con poco spazio. Speriamo anche in una rivoluzione del modo di lavorare oggi improntato sulle urgenze senza una vera programmazione e condivisione degli obiettivi. In bocca al lupo a tutti noi ne abbiamo bisogno, siamo pronti a cambiare tutto! Il cambiamento puó partire dal basso o dall’alto ma tutti dobbiamo contribuire per portare in alto il nostro Istituto.
Good stuff.
Ne ho fatto un pezzo su linkedin da questa vellissima storia. Oltre ad essere cliente di Hype , sono anche un starter bitcoiner. Lo hai reso semplice con conio. Quando l”ho visto sul mio device nel footer del pulsante Bitcoin, mi sono detto perché no? Ed ho beccato l’onda anomala di adesso.
Devo solo ringraziarti per la tua invenzione. In boca boca al lupo
Sei entrato in un mondo assurdo, la PA italiana
Speriamo che ci salvi.
Good luck.
Le credo, ma nel privato durereste fino alla pausa caffè.
Buona fortuna davvero.
Vincenzo ho letto tutto d’un fiato il tuo fantastico articolo, completissimo di informazioni, leggero e accattivante. Sono da diversi anni un utente del
Portale INPS e come hai accennato tu le difficoltà che ho trovato a poter operare sono state diverse, dai “malfunzionamenti” alle procedure complesse e macchinose per concludere delle operazioni (es. La richiesta del bonus babysitter COVID-19 o il pagamento delle prestazioni), attività queste che dovrebbero essere alla portata di tutti perché come ha detto un personaggio che tu conoscerai molto bene, Henry Ford, c’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti. Io credo fermamente in questo pensiero come credo fermamente che questo paese ha bisogno di persone come te! Quindi in bocca al lupo per tutto e ad majora per te e per noi!
Vinceremo? Spero di si 🙂
ps: non incasinate troppo il sistema di presentazione dei certificati di invalidità.
Non conoscevo questa storia di successo, per la quale ti faccio i complimenti.
Speriamo che questa scelta rappresenti davvero un cambio di passo per un deciso rinnovamento della PA, non più solo a parole. Da quanto leggo possiamo contare su un professionista con le idee chiare e le competenze giuste per dare un prezioso contributo.
In bocca al lupo, per te e per tutti noi!
Che dire, bellissimo manifesto alla nuova italianità! E in caso ti servisse una mano in piú sarebbe bello poterti aiutare.
Buona fortuna a te e a noi con te!
Caro Vincenzo, spero di cuore tu possa fare bene in INPS. C’è tanto da migliorare, certo, perché INPS è come l’Uomo: un essere imperfetto eppure capace di grandi cose. Ma INPS è anche un titano che ha sulle proprie spalle l’intero welfare del Paese. Conosco INPS dall’interno e non ti nascondo che i primissimi tempi fui tentato anche io di pontificare a destra e a manca, come fanno alcuni eminenti ‘moralizzatori’ dal cognome astrale. Poi ci ho sbattuto il muso e ho dovuto prendere atto di un’incredibile complessità, figlia problematica ma legittima della stratificazione delle tecnologie e dell’eterogeneità degli interlocutori (dai Ministeri ai CAF/Patronati, sino al singolo cittadino). Dopo l’incidente del 1° aprile 2020 ho realizzato quanto sia facile dileggiare stando all’esterno – già, perché le critiche costruttive sono altra cosa -, dileggiare senza conoscere nulla della realtà di cui si sta (s)parlando. Ho sentito le tesi più fantasiose spacciate per incontrovertible realtà. O spiegazioni verosimili, ma parziali (inclusa la tua, caro Vincenzo): liquidare l’incidente come un grossolano errore di Demand Management o di Capacity Planning, senza fare menzione dell’attacco DDoS accertato dalle autorità inquirenti, è quantomeno ingiusto. Ma gettiamoci il passato alle spalle. Anzi no, un’ultima chiosa: considerando l’elevato volume delle transazioni, la vastissima “platea di utenti” e la notevole varietà di servizi, canali e tecnologie, che vi sia stato un solo incidente grave in tutta la storia dell’Ente – un pachidermico, pigro, obsoleto ente pubblico, parafrasando quel divulgatore dal cognome astrale – non ha nulla di miracoloso. Non lo dobbiamo a Sant’Antonio o a Santa Lucia. Lo si deve al duro lavoro di professionisti interni ed esterni che, nel loro limite di esseri fallibili, spingono tutti i giorni un carrozzone stracarico di prestazioni al pubblico e di responsabilità per la stabilità del Paese. Detto questo, sono davvero lieto che una figura come la tua sia stata scelta per supportare lo sforzo quotidianamente in atto sotto il cielo dell’INPS. Benvenuto, e buon lavoro.
Caro Vincenzo, ti seguo da un po’ e sono strafelice di questa scelta coraggiosa fatta dall’Inps. Spero tu riesca dove altri hanno fallito e soprattutto che ora tu possa fare breccia con i tuoi 20 punti di innovazione per l’Italia che furono oggetto di un tuo vecchio post. Questo impegno all’Inps mi auguro sia solo l’inizio della tua scalata a vette persino piu’ alte, per dare il tuo contributo al nostro Paese in quello che manca: struttura e visione. Perche’ voglia, competenze e persino soldi non mancherebbero. Manca qualcuno che con cognizione di causa indichi una strada. Potresti essere tu, soprattutto ora che dovrai per forza di cose visitare piu’ spesso Roma e i famosi palazzi del potere che “purtroppo” ho conosciuto. Il futuro e’ bellissimo. Daje!!
In bocca al lupo!! Di cuore.
Ho percorso qualche chilometro nella tecnologia e credo di non aver mai incontrato un esempio più eclatante di traslitterazione informatica del linguaggio “burocratese” come i servizi online dell’INPS. Tutto è inspiegabilmente complicato, macchinoso, cervellotico, confuso ed inconsistente. Tante e tante volte ho pensato che una sana iniezione di mentalità “startup” avrebbe giovato grandemente.
Oggi quando ho letto la notizia ho sinceramente gioito. Anche se non ti conosco mi sento di augurarti di avere l’energia necessaria per vincere l’inerzia e per trasformare quell’universo di servizi in qualcosa di realmente fruibile a tutti. Di renderlo un primo esempio di quello che dovrebbe essere la PA di un paese evoluto e amichevole nei confronti dei suoi cittadini.
Se ti servono beta tester mi offro volontario 😉
Ciao Vincenzo, convido ogni virgola del tuo “Impeto e Tempesta” perchè sono le stesse sensazioni che ho avuto io da quando ho visto e usato, fortunatamente pochissimo, il sito dell’INPS . Da almeno 20 anni non mi capacito come sia possibile buttare al vento soldi pubblici in un sito innavigabile, confuso e spesso inutilizzabile. Sono uno sviluppatore della prima ora e penso anch’io che anche solo riscrivere il frontend sia già un passo avanti importante. Quindi un grosso In bocca al lupo per questa avventura. Quando questa sfida sarà vinta e avrai la possibilità di affrontare nuovi progetti ho un suggerimento: sviluppare una piattaforma tutta Italiana, gestita dallo stato, con server in Italia, per videoconferenze, riunioni e soprattutto per l’ insegnamento a distanza. Il mio è un chiodo fisso, non posso accettare di far transitare e gestire i nostri segreti aziendali e i dati sull’istruzione dei nostri figli da piattaforme private, straniere, delle quali non sappiamo che uso faranno dei nostri dati. Buon lavoro e Buona Fortuna
In bocca al lupo…
https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx#:
DevTools failed to load SourceMap: Could not load content for https://www.inps.it/nuovoportaleinps/modelliNuovo/assets/vendor/swiper/js/maps/swiper.jquery.min.js.map: HTTP error: status code 404, net::ERR_HTTP_RESPONSE_CODE_FAILURE
Caro Vincenzo,
Non ci conosciamo personalmente. Ho letto questo articolo e condivido in molti punti la tua visione del futuro. Ho speranza che le ingiallite infrastrutture delle pubblica amministrazione diventino finalmente strumenti utili ai cittadini, facili ed usabili per qualsiasi tipo di utente. Mi sento orgoglioso (anche come Teramano) che una persona con la tua energia sia alla guida di questo ambizioso progetto. Ti auguro un buon lavoro e buona fortuna!
Buon pomeriggio Vincenzo,
ho appena letto un articolo sul sito di Repubblica che mi ha portato al tuo blog. Il fatto che, finalmente, ad una persona COMPETENTE e che ha nel suo DNA la costante ricerca dell’innovazione, sia stato affidato l’incarico per l’innovazione tecnologica e la trasformazione digitale di un portale di riferimento per tutti i cittadini come quello dell’INPS, mi mette finalmente di buon umore. C’è tanto, tantissimo bisogno di innovazione e trasformazione digitale in tutta la Pubblica Amministrazione. Nell’ambito della mia professione (ingegnere civile) mi trovo spesso a dover interagire con portali macchinosi, inutilmente complicati e spesso non al passo dei cambiamenti normativi (!!!); per non parlare poi dei portali regionali che consentono di accedere al proprio fascicolo sanitario attraverso lettore smart card e carta nazionale dei servizi: continui problemi di accesso, crash, problemi con i driver di installazione del lettore in funzione del tipo di chip presente sulla carta. Insomma, c’è davvero da rimboccarsi le maniche, caro Vincenzo. Sono convinto che riuscirai nell’impresa e che genererai un effetto domino che, a cascata, rivoluzionerà la giungla dei portali della P.A. Ciao
https://www.casertaquattropuntozero.it/una-buona-notizia-un-hacker-fara-funzionare-meglio-il-portale-dellinps/
Da responsabile tecnico di un’azienda che realizza software paghe dico “che la forza sia con te”.
Niente è impossibile, noi siamo pronti a collaborare, aiutiamo il nostro Paese.
Gia’ il concetto di dare certi tipi di incarico a tempo non mi sembra molto oculata, spero non tu non rimanga invischiato nelle maledettissime questioni politiche che affossano la PA.
Speriamo sia l’inizio di una nuova primavera dove la capacita’ si mette al primo posto. Questo passetto sembra fatto nella giusta direzione.
Buona fortuna.
[…] del portale. «Io devo molto alla Pubblica Amministrazione – ha spiegato Di Nicola nel suo blog – Ci sono nato dentro: mia madre ha lavorato 34 anni al Telegrafo e allo sportello di Poste a […]