Esattamente un anno fa pubblicavo qui l’articolo “2021: Trasformazione INPS” in cui annunciavo il mio nuovo ruolo in INPS. Propositi, speranze e tanta voglia di costruire in Italia e per l’Italia. A distanza di un anno, ritengo doveroso rendere conto di cosa sia successo: se quelle parole siano state solo vuota retorica o se invece si siano concretizzate veramente in fatti.
Mi ricordo gli idoli ai tempi del liceo. Le ragazze acclamavano Ligabue o Lenny Kravitz, e alcune col pennarello scrivevano pensieri di Jim Morrison sugli zainetti Invicta. Tra i ragazzi andavano forte gli 883, e c’era chi andava matto per gli Oasis e i Nirvana, oppure i Prodigy resi popolari dalla pubblicità Superga (capolavoro nel suo genere).
Dalle note di “Certe notti” di tempo ne è passato. E con esso anche il significato della parola “Rockstar“.
Mi ritengo fortunato. Sono parte di quella generazione che ha goduto in pieno il mondo “offline”, quello pre-internet di massa. Ma sono anche parte di quella generazione che ha anche vissuto l’era d’oro della CEE (Comunità Economica Europea) e che si ricorda bene l’entusiasmo di quando è nata l’Unione Europea. E mi sento di dire che nessuna delle grandi speranze di allora si è concretizzata.
Roma non fu costruita in un giorno. Ma ci lavoravano su ogni giorno. (immagine tratta dal videogioco Caesar III)
Ho ormai passato il traguardo dei 100 giorni in INPS. Uno dei periodi più intensi della mia vita professionale, ma anche uno di quelli più elettrizzanti. E, nello spirito della trasparenza (“glasnost” come diceva Mikhail Gorbaciov), reputo doveroso condividere le mie impressioni coi milioni di cittadini italiani che servo con questo lavoro.
Ho realizzato un sogno: ho finalmente l’onore di servire, concretamente, il mio Paese. Sono il nuovo Responsabile per l’Innovazione Tecnologica e la Trasformazione Digitale all’INPS.
Il 2020 è però anche stato un anno di enormi notizie tecnologiche per l’Italia, che stan pian piano scuotendo il torpore da remota provincia dell’Impero.
Il 2 Ottobre 2020 è una data che gli storici leggeranno come spartiacque. È il giorno in cui la Banca Centrale Europea ha espresso formalmente il suo interesse per un Euro digitale, in questo rapporto di Christine Lagarde e Fabio Panetta.
Fascicolo de "Il Messaggero" anno 1992: "La Storia d'Italia a Fumetti" di Enzo Biagi
Caro Luciano Capone, io né ti conosco né mi hai mai contattato, ma immagino tu sia una brava persona. Oggi ho visto che hai scritto su “Il Foglio” un articolo su Terminus, il sistema di voto che ho presentato di recente a una conferenza scientifica di settore.
Ti scrivo perché ho stima della professione del giornalista, e immaginavo che prima di pubblicare articoli fosse buona prassi chiedere direttamente alle fonti in modo da farsi un’idea più oggettiva. Sarò ingenuo, ma credo ancora nel giornalismo di qualità, e nello spessore di un giornale affermato come “Il Foglio”.
E, senza mancare di rispetto, spero possiamo darci del tu come d’uso in America e nell’antica Roma: odio forme basso medievali di cortesia quali il lei.
Viandante sul mare di nebbia (dipinto di Caspar David Friedrich)
Sono un figlio della Pubblica Amministrazione. Mia madre ha lavorato per 34 anni al Telegrafo e allo sportello di Poste; mio padre anni 33 anni all’anagrafe del Comune. La Pubblica Amministrazione mi ha consentito una bellissima infanzia e di crescere sano, e di questo ne sono molto grato. Ed è anche per questo che sono furioso quando vedo che cosa è diventata ora con l’INPS.