Sono un neo Cavaliere della Repubblica Italiana ??. Un turbinio di emozioni che faccio veramente fatica a descrivere, iniziato pochi giorni fa con una chiamata che mi comunica che “il Presidente della Repubblica le ha conferito l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana“.
Il 24 Agosto 2016 è una data drammatica per l’Italia. È il giorno del terremoto che rase al suolo Amatrice e distrusse tanti borghi storici di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. Lo sciame sismico continuò nei mesi seguenti. In totale, 303 vittime, 388 feriti, 41mila persone che hanno dovuto abbandonare la propria casa.
Tra le case devastate, anche quella dei miei nonni materni e mio zio a Civitella del Tronto (Teramo). Nella tragedia, per puro miracolo, in questo caso solo danni a cose e non a persone. Ma la famiglia di mio zio costretta a lasciare il proprio paese di sempre.
Iniziamo da una frase a effetto che le dovrebbe piacere: Da un grande potere derivano grandi responsabilità. È cosi? Sente il peso della responsabilità?
Spero possiamo darci del tu, alla maniera degli americani e degli antichi Romani ? E grazie per questa citazione di Stan Lee, che fa pronunciare queste parole allo zio dell’Uomo Ragno.
È vero. Da un grande potere derivano grandi responsabilità. E questo è esponenzialmente più vero all’interno della Pubblica Amministrazione, dove ogni azione intrapresa può e deve mirare a fornire il massimo beneficio per il cittadino.
“Software is eating the world”: il software sta mangiando il mondo. Marc Andreessen, fondatore di Netscape e tra i massimi VC della Silicon Valley, usò questa frase nel 2011 per far capire il ruolo chiave che l’Informatica stava assumendo nelle nostre vite. Sono passati più di 10 anni da allora, e la frase di Marc Andreessen è sempre più vera. Dalla finanza all’intrattenimento, dalla medicina all’industria: non c’è settore dove l’Informatica oggi non rivesta un ruolo fondamentale o di supporto determinante. Addirittura la guerra in Ucraina ha mostrato la rilevanza strategica dell’Informatica in ambito militare, come scrissi a Marzo.
Un’idea sbagliata che spesso circola è che l’Informatica distrugga il lavoro. È invece vero il contrario: l’Informatica è uno straordinario catalizzatore per la generazione positiva di posti di lavoro.
4 mesi fa abbiamo annunciato la nascita di ./cogita, associazione non profit per divulgare la bellezza dell’Informatica insegnandola con praticità e concretezza. Con il video introduttivo parte oggi il primo corso di “web app”, alla fine del quale creerete una piccola WhatsApp: da utenti passivi che siete ora, vi trasformerete in costruttori di mondi.
“Where were you on 9/11?“ – “Dove eri tu l’11 Settembre?”. È una domanda molto nota tra gli Americani, e viene chiesta sempre nella ricorrenza della tragedia. Anche in Italia il ricordo di quel giorno è assai vivo. Lo è poi specialmente per quei ragazzi nati e cresciuti negli anni ’90.
Sabato 4 Giugno 2022, presso la Sala Consiliare della Provincia di Teramo, abbiamo fondato ./cogita, associazione non profit per promuovere e insegnare concretamente l’Informatica moderna a ragazzi e ragazze.
“Combattenti di terra, di mare, dell’aria!”: esordiva così il discorso con cui Mussolini annunciava l’entrata dell’Italia in guerra il 10 Giugno 1940.
Una decisione insensata, tragica, devastante. Però in quelle parole erano descritte le tre forze con cui si misurava una potenza militare nel XX secolo: fanteria, marina, aviazione. Nel XXI secolo ne va aggiunta una quarta: la forza informatica. Intangibile, a prima vista di scarsa rilevanza; eppure determinante al giorno d’oggi.
Esattamente un anno fa pubblicavo qui l’articolo “2021: Trasformazione INPS” in cui annunciavo il mio nuovo ruolo in INPS. Propositi, speranze e tanta voglia di costruire in Italia e per l’Italia. A distanza di un anno, ritengo doveroso rendere conto di cosa sia successo: se quelle parole siano state solo vuota retorica o se invece si siano concretizzate veramente in fatti.
“Stai andando a Trieste?”. È la domanda, tra un misto di curiosità e approvazione, che mi ha fatto una persona all’uscita dell’hotel.
Avevo appena messo le valigie in macchina e tirato fuori la mia bandiera italiana. La domanda mi ha spiazzato, e ci ho messo qualche attimo per capire cosa volesse dire.