1 Novembre 2021. Sacrario di Redipuglia, davanti la tomba del Duca d’Aosta e in ricordo dei caduti per la Patria nella Grande Guerra.
“Stai andando a Trieste?”. È la domanda, tra un misto di curiosità e approvazione, che mi ha fatto una persona all’uscita dell’hotel.
Avevo appena messo le valigie in macchina e tirato fuori la mia bandiera italiana. La domanda mi ha spiazzato, e ci ho messo qualche attimo per capire cosa volesse dire.
Mi ricordo gli idoli ai tempi del liceo. Le ragazze acclamavano Ligabue o Lenny Kravitz, e alcune col pennarello scrivevano pensieri di Jim Morrison sugli zainetti Invicta. Tra i ragazzi andavano forte gli 883, e c’era chi andava matto per gli Oasis e i Nirvana, oppure i Prodigy resi popolari dalla pubblicità Superga (capolavoro nel suo genere).
Dalle note di “Certe notti” di tempo ne è passato. E con esso anche il significato della parola “Rockstar“.
Questo articolo è stato pubblicato sul libro di Stefano Cianciotta: “Per un nuovo ecosistema industriale in Abruzzo”. Ma la sostanza è applicabile a tutta l’Italia.
Ho realizzato un sogno: ho finalmente l’onore di servire, concretamente, il mio Paese. Sono il nuovo Responsabile per l’Innovazione Tecnologica e la Trasformazione Digitale all’INPS.
Il 2020 è però anche stato un anno di enormi notizie tecnologiche per l’Italia, che stan pian piano scuotendo il torpore da remota provincia dell’Impero.
Sono pochi i grafici che in sé riescono a racchiudere tante informazioni. C’è quello celebre della campagna di Russia di Napoleone. Ma, nel suo piccolo, ce n’è un altro che tratta eloquentemente di un altro disastro nato anch’esso sotto grandi aspettative: ossia, il grafico sopra, che riguarda lo stipendio che un italiano si può attendere nel corso degli anni e lo paragona a quello di altri Paesi.
Nella sua semplicità, è brutale e istruttivo. E dedico questo lungo articolo a te, ragazza e ragazzo italiano di 18 anni, in modo che tu possa soppesare bene le scelte che stai per compiere e cosa esse comportino per il tuo futuro.
Viandante sul mare di nebbia (dipinto di Caspar David Friedrich)
Sono un figlio della Pubblica Amministrazione. Mia madre ha lavorato per 34 anni al Telegrafo e allo sportello di Poste; mio padre anni 33 anni all’anagrafe del Comune. La Pubblica Amministrazione mi ha consentito una bellissima infanzia e di crescere sano, e di questo ne sono molto grato. Ed è anche per questo che sono furioso quando vedo che cosa è diventata ora con l’INPS.
Cedalione sulle spalle del gigante Orione (dipinto di Nicolas Poussin)
Nella cultura popolare, Isaac Newton è celebre per la storia della mela: Newton dorme ai piedi di un albero, una mela gli cade in testa, e lui scopre il concetto di gravità. Una favoletta, ma una di quelle bugie bianche assai utili per aiutare la divulgazione della Scienza. È però per me un altro il motivo per cui mi capita di pensare a Newton.
C’è un’espressione coniata da Roberto Bonzio che riassume nella sua più intima essenza il problema principale dell’Italia: “la sindrome del Palio di Siena”.
Quasi tutti in Italia immaginano il palio di Siena come un gran spettacolo, nella bellissima cornice di Piazza del Campo, tra tripudio di bandiere e regole che si perdono nella Storia fin dal Medioevo. La realtà dietro le quinte di tanta scenografia è, nella sua infinita tristezza, assai interessante.